Agenda visiva: un metodo di comunicazione alternativo
L’agenda visiva fa parte degli “strumenti visivi personalizzati di comunicazione in entrata”.
Tali strumenti svolgono la loro finalità nell’ ampliare la ricezione del messaggio migliorando l’adattamento all’ambiente circostante.
L’agenda visiva è uno strumento valido per le persone nello spettro autistico e non solo.
La sua caratteristica di personalizzazione a ogni individuo e chiarezza delle informazioni in uscita, nonché il suo utilizzo nelle routine di vita, rendono l’agenda visiva uno strumento altamente utile per le persone nello spettro autistico, consentendo loro una migliore organizzazione del tempo.
Si mostra uno strumento particolarmente valido in quanto il suo utilizzo può essere esteso anche a persone non nello spettro autistico.
Può essere utilizzata nelle disabilità cognitive o anche in persone che a seguito di disabilità o neurodivergenza (disturbo dell’attenzione, acalculia etc.) necessitino di un supporto alla memoria a breve termine nella percezione dello scorrere del tempo e nell’organizzazione.
Questa dicitura è l’unione di più descrizioni che ho trovato, non ricordo di aver trovato una dicitura identica.
Caratteristiche dell’agenda visiva
L’agenda visiva può distinguersi temporalmente ovvero essere:
- giornaliera
- settimanale
L’agenda può anche distinguersi contestualmente (scuola, casa, centro ecc.), in quest’ultimo caso le agende si collegano tra di loro.
Ad esempio, la giornata inizia con la presentazione dell’agenda giornaliera a casa, che poi prosegue con quella scolastica e con i successivi luoghi frequentati dal bambino durante la giornata.
Primo passo: creare una routine
Il primo passo per la costruzione di un’agenda visiva è la creazione di una routine.
La routine di fatti fornisce sicurezza e prevedibilità.
La routine permette alla persona (adulto o bambino):
- Di anticipare le situazioni configurandosele concretamente in maniera visiva;
- Anticipare quello che accadrà;
- Fare scelte;
- Attivare competenze acquisite;
- Sviluppare un pensiero;
- Favorire transizioni;
- Favorire una maggiore autonomia nella gestione del tempo.
Una routine giornaliera o settimanale si crea:
- Dividendo la giornata o la settimana in segmenti di attività principali;
- Ripetendo le attività scelte più volte nella giornata o nella settimana;
- Apportando modifiche in maniera graduale e ragionata e fornendo spiegazioni chiare.
Come è fatta un’agenda visiva?
L’agenda visiva si compone di una serie di stimoli in successione temporale che sono immediatamente riconoscibili.
Si utilizzano solitamente delle immagini attaccate a una striscia di velcro con orientamento verticale raffiguranti simboli, disegni o meglio ancora fotografie dell’oggetto, azione o attività reale che si intende rappresentare.
L’utilizzo di fotografie reali si rende utile soprattutto per i soggetti con un deficit nelle capacità di astrazione.
Per esempio, in alcune persone con disturbo dello spettro autistico la categorizzazione delle immagini potrebbe risentire di una rigidità che fa sì che l’immagine di tavolo non rappresenti per forza di cose l’oggetto a cui si fa riferimento.
Questo difficoltà nella generalizzazione dei concetti è ben spiegata da Temple Grandin (“Visti da vicino”, 2014), una delle persone più famose al mondo affette da autismo:
Quando ero piccola sapevo che i gatti e i cani erano diversi perché i cani erano più grandi dei gatti. Tuttavia, quando i miei vicini hanno comprato un bassotto, non ho più potuto categorizzare i cani in base alle dimensioni. Il bassotto Rosie era grande quanto un gatto. Ricordo di aver passato ore ad osservare Rosie per scoprire quale caratteristiche visive avesse in comune con il nostro golden retriever. Poi ho notato che tutti i cani indipendentemente dalla taglia avevano lo stesso tipo di naso. Quindi i cani si potevano collocare in una categoria separata rispetto ai gatti perchè esistono alcune caratteristiche fisiche che ogni cane possiede, ma i gatti no!
Come si costruisce un’agenda visiva?
Per costruire un’agenda visiva occorre:
- Dividere la giornata in segmenti;
- Dare un nome a ogni segmento;
- Scegliere un sistema di rappresentazione (foto, disegni ecc.);
- Scegliere il formato della scheda (su dispositivo digitale, su carta ecc.);
- Stabilire in che modo la persona può contribuire alla preparazione della scheda a inizio giornata;
- Decidere come sarà usata la scheda durante la giornata.
Un’agenda visiva efficace
Per esplicare la sua efficacia un’agenda visiva giornaliera o settimanale deve essere costruita seguendo dei criteri specifici:
- Utilizzo di immagini immediatamente riconoscibili;
- Immagini chiare con sfondo neutro, contenenti meno stimoli possibili, l’agenda non deve essere troppo piena;
- Utilizzo dello stesso tipo di immagine ogni volta che si svolge la medesima attività (es. se il pranzo è indicato con un tavolo successivamente non può essere indicato con un piatto);
- Dare un nome ad ogni attività di modo che l’informazione linguistica si associ all’immagine;
- Utilizzo sistematico e costante dell’agenda per una sua migliore acquisizione;
- Le immagini devono seguire un ordine spaziale che richiami quello temporale (le agende costruite in verticale risultano di più efficace utilizzo).
L’agenda visiva abitua a una certa stabilità negli eventi, potrebbe dunque risultare necessario, al fine di non insegnare un’eccessiva rigidità nelle azioni, inserire nell’agenda delle carte che rendano la routine meno prevedibile:
- La carta sorpresa; rompe la routine proponendo un’attività inaspettata.
- Una carta scelta; in cui il bambino è invitato a scegliere tra due o più attività;
- La carta premio; contiene una attività piacevole per il bambino.
Come utilizzare un’agenda visiva?
Affinché si tragga un vantaggio dall’agenda visiva questa deve divenire una routine, è necessario tuttavia guidare all’utilizzo soprattutto nelle fasi iniziali di introduzione dello strumento.
L’agenda deve in primo luogo essere collocata in una posizione facilmente raggiungibile:
- Prima di ogni attività, accompagnare la persona nel luogo dove si trova l’agenda;
- Guidare la persona a staccare l’immagine che rappresenta l’attività da svolgere e poi ad attaccarla nella cornice appositamente costruita. In alcuni casi potrebbe essere più utile, far portare con sé l’immagine staccata ed attaccarla nel luogo in cui si verrà svolta l’attività, piuttosto che in una cornice a fianco dell’agenda;
- Una volta terminata l’attività l’immagine verrà riposta in una scatola o in una busta da collocare di fianco all’agenda visiva. Questo permette al bambino di migliorare la comprensione del trascorrere del tempo attraverso feedback concreti.
L’agenda visiva non è una striscia di attività!
L’agenda visiva è uno strumento che ha come principale obiettivo quello di creare una routine, fornendo informazioni relative all’organizzazione della giornata o di una parte di essa.
Questo la differenzia dalle liste, che possono ugualmente essere organizzare come successioni di immagini, ma puntano a favorire una maggior autonomia in attività che presentano una certa variabilità (es. apparecchiare la tavola) o l’organizzazione autonoma dei materiali (es. preparare lo zaino per andare a scuola).
Entrambe, agenda visiva e liste, non possono tuttavia essere strumenti utili per l’acquisizione delle principali autonomie personali (es. lavarsi le mani) poichè, trattandosi queste abilità di catene comportamentali, richiedono un insegnamento tramite concatenamento delle singole unità comportamentali che le compongono.
(Si ringrazia la co-autrice dell’articolo Beatrice Mariani)