L’ADHD cosa è?
ADHD cosa è? E’ l’acronimo di Attention Deficit Hyperactivity Disorder, che sta per Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, in italiano infatti si usa anche l’acronimo DDAI (Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività).
Descrive una condizione clinica caratterizzata da una gestione poco efficace e spesso disfunzionale delle risorse attentive, delle pulsioni e dell’attività motoria.
Molte persone possono sperimentare momenti di distrazione o irrequietezza, ma nell’ADHD questi sintomi sono persistenti e interferiscono significativamente con la vita quotidiana.
L’ADHD non fa distinzione di età
L’ADHD non fa distinzione tra età, genere o status socio-economico.
Può colpire i bambini, gli adolescenti, ma c’è anche l’ADHD negli adulti.
I sintomi spesso diventano evidenti fin dall’infanzia, ma possono persistere o essere diagnosticati in età adulta.
Questo è il motivo per cui la prevalenza dell’ADHD è stimata intorno al 5-10% dei bambini e al 2-5% degli adulti.
Come si manifesta e quali sono i sintomi dell’ADHD?
In sostanza l’ADHD cosa è? Pur essendo stato oggetto di discussione e studio per decenni, è spesso frainteso o sottovalutato.
Va sempre differenziato da:
- vivacità tipica dei bambini;
- condizioni legate esclusivamente a contesti sociali svantaggiati;
- esperienze traumatiche;
- atteggiamenti educativi incongrui;
- modelli sociali o familiari fortemente caratterizzati da impulsività.
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività è uno dei più comuni disordini dell’età evolutiva, caratterizzato da sintomi primari, come per esempio deficit di:
- mantenimento dell’attenzione;
- memoria a breve termine;
- pianificazione e autoregolazione;
- iperattività e impulsività.
e da sintomi secondari, ovvero quei sintomi che derivano dall’interazione tra quelle primarie del disturbo e ambiente circostante, come per esempio:
- difficoltà scolastiche e/o lavorative e di socializzazione;
- bassa stima di sé;
- disturbi emotivi.
I sintomi dell’ADHD possono variare da persona a persona e possono essere più o meno gravi.
In alcuni casi i sintomi possono essere così gravi da interferire con la vita quotidiana.
Come si affrontano le sfide scolastiche o lavorative?
L’ADHD è un disturbo che può comportare sfide significative sia a scuola che sul posto di lavoro.
Queste sfide possono variare a seconda dell’età, del contesto e delle specifiche esigenze di ciascun individuo, ma sono comuni a molte persone affette da questo disturbo.
Per affrontare queste sfide sia a scuola che sul posto di lavoro, è essenziale un supporto adeguato.
Questo può includere:
- strategie di gestione
- adattamenti personalizzati (come spazi di lavoro tranquilli o tempi extra per i compiti)
- consapevolezza ed empatia da parte degli insegnanti e dei datori di lavoro.
In modo questo modo si riescono a massimizzare il successo dei propri studenti e lavoratori.
Con il supporto giusto, molte persone con ADHD possono avere successo sia a scuola che nel mondo del lavoro.
L’ADHD richiede un approccio multidisciplinare
L’ADHD è un disturbo che richiede un approccio multidisciplinare per garantire che chi ne è affetto di potere raggiungere il massimo del suo potenziale.
Il supporto psicologico, scolastico e logistico gioca un ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita delle persone con ADHD.
Inoltre, anche l’educazione e la comprensione sono fondamentali per creare un ambiente di sostegno in cui coloro con ADHD possano prosperare e raggiungere i propri obiettivi.