Comportamenti problema: ruolo della comunicazione e del sostegno

Comportamenti Problema: il primo gradino da superare

In un nostro precedente articolo abbiamo già spiegato cosa sono i Comportamenti problema e come intervenire.

Il primo gradino da superare quando si entra in contatto con una persona con un Comportamento problema è identificare il giusto approccio comunicativo, in quanto alla base di questo disturbo c’è un’evidente difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale.

Come sostieva B. F. Skinner nel 1953:

Tutto ciò che abbiamo bisogno di sapere per descrivere e spiegare il comportamento problema è questo: azioni seguite da buoni risultati sono ripetibili, mentre azioni seguite da cattivi risultati sono meno probabilmente da recidivare.

 

Comportamenti pericolosi

I Comportamenti problema possono risultare pericolosi o distruttivi per la persona, per gli altri e per l’ambiente.

Tra i più frequenti troviamo lanciare oggetti, urlare, mordere, assumere atteggiamenti aggressivi; questi possono minare l’apprendimento e l’interazione sociale.

 

Come si possono contenere questi comportamenti?

E’ evidente che prendersi cura di bambini e ragazzi con problemi di comportamento è molto difficile: sono talvolta causa di stanchezza, scoraggiamento e frustrazione per chiunque cerchi in qualche modo di instaurare con loro un rapporto.

Riuscire ad identificare un intervento psicoeducativo mirato e costante potrebbe modificare il disturbo, monitorarlo e contenerlo nelle sue manifestazioni.

 

Come la scuola può essere funzionale a gestire soggetti con comportamento problema?

Alunni che presentano un disturbo del comportamento, possono essere insofferenti alle regole, assumere atteggiamenti aggressivi e violenti condizionando inevitabilmente il clima della classe.

Possono arrivare ad intaccare perfino la sicurezza professionale dei docenti che non sempre riescono ad intervenire in maniera efficace, perdendo il controllo della situazione e credibilità da parte dei genitori che riconoscono l’ambiente scolastico come contesto sicuro che possa tutelare i propri figli.

L’insegnante di sostegno ad oggi è un diritto del quale avvalersi e che non sempre viene associato a bambini affetti da comportamento problema: avere una figura formata e specializzata a fronteggiare tali casi potrebbe essere molto funzionale affinchè il soggetto in questione affetto da disturbo e chiunque abbia contatti con esso, possano trarre dei benefici in termini di tranquillità e gestione in qualsiasi contesto.

La cooperazione di più figure professionali potrebbe essere davvero importante: nella pratica professionale purtroppo non sempre si incontrano persone disponibili a “contaminarsi” reciprocamente e a socializzare le proprie competenze.

 

Qual è il modo giusto di comunicare?

Talvolta il comportamento ha una funzione comunicativa e quindi diventa fondamentale anche definire il trattamento più efficace affinchè il bambino possa avere i mezzi che agevolino la trasmissione veloce del suo messaggio.

E’ importante provare a trasmettere al bambino delle regole comportamentali, in modo da potenziare gli atteggiamenti adeguati e diminuire quelli socialmente sbagliati.

Fornire delle alternative di comunicazione, fargli percepire dei modi differenti di comportamento.

Quello che è importante è che queste forme alternative di comunicazione e di comportamento siano più efficienti del comportamento problema: devono raggiungere più velocemente e più consistentemente l’obiettivo desiderato.

I Comportamenti Problema si possono risolvere più facilmente se c’è la collaborazione fra famiglia e professionisti, come i coach familiari, lavorando insieme per un obiettivo comune.

Non bisogna cadere nella tentazione di negare l’esistenza di Comportamenti Problema, ma neppure drammatizzarli e considerarli intoccabili e insostituibili.

photo: Pexels

 

 

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