Dopo di Noi a Casa Isa: riflessioni di una psicologa

Il mio incontro con il Dopo di Noi a Casa Isa: le riflessioni di una giovane psicologa

Una delle preoccupazioni principali che tormentano i genitori e i caregivers di persone con disabilità per il “Dopo di Noi” è:

cosa ne sarà di nostro figlio quando un domani non ci saremo più? Chi si prenderà cura di lui/loro?

Mi chiamo Giulia e da poco mi sono laureata in “Psicologia dei Gruppi, delle Organizzazioni e delle Comunità” e come tesi finale del mio percorso di studio ho affrontato il tema del “Dopo Di Noi”.

In occasione della preparazione della tesi ho avuto la possibilità di seguire ed interagire con ARA Onlus-Associazione Risorse Autismo di Roma.

ARA Fondazione Risorse Autismo nasce nel 2009 grazie all’iniziativa di Isa Bravetti, socia fondatrice, insieme al contributo di altre sette famiglie.

In loro c’era il forte desiderio di realizzare una casa destinata ai ragazzi con disabilità, così da offrirgli la possibilità di vivere serenamente il loro futuro in maniera autonoma e indipendente.

 

Il progetto di Casa Isa per il Dopo di Noi

Il progetto Casa Isa ha lo scopo di raggiungere obiettivi strategici come il recupero e lo sviluppo dell’autonomia, andando a rispettare le potenzialità della persona, e favorire una completa integrazione sociale, che consentirà di valorizzare la diversità.

La Fondazione può anche ricevere donazioni, che vadano sempre in direzione di questo obiettivo, che è etico e sociale insieme e che guida ogni scelta futura.

 

Le riflessioni e i timori di una giovane psicologa

Quando mi è stata offerta questa possibilità, non nascondo di essere stata sopraffatta dalla paura di non essere all’altezza di affrontare un tema così delicato e ancora così poco sconosciuto.

Ho avuto però la fortuna di conoscere, anche se solo in videochiamata Pierluigi, Anna, Giuliana, Daniela e tutti mi hanno offerto la possibilità di entrare nelle loro storie e ognuno di loro è riuscito a trasmettermi emozioni e sensazioni mai provate precedentemente.

Il pensiero di deludere le aspettative di tutti loro mi preoccupava e all’inizio facevo fatica ad entrare nel tema, ma storia dopo storia ho capito che la diversità non è nient’altro che essere sé stessi in ogni istante e i limiti appartengono solo a chi non ha il coraggio di superarli.

Da subito ho capito quanto fosse importante per tutti i genitori di ragazzi con disabilità sapere che il proprio ragazzo nel cosiddetto momento del “Dopo di Noi” troverà la sua strada, come tutti.

Difronte a questo tipo di situazioni la figura dello psicologo, in particolare di chi è formato al metodo del Coach Familiare, è fondamentale.

Si occuperà di mettere in atto un cambiamento o più cambiamenti, affinché si realizzi un processo di crescita sia individuale che di gruppo, per aiutare l’individuo ad acquistare consapevolezza riguardo le proprie conoscenze, abilità e competenze.

Facciamo alcuni esempi per l’acquisizione delle abilità si possono:

  • creare piccoli gruppi di ragazzi e trascorrere uno/due week-end al mese in strutture ospitanti, seguiti da figure specializzate, in questo modo si favorisce lo sviluppo del pensiero autonomo.
  • organizzare attività pomeridiane che possano svolgere il ruolo di “palestre di autonomia”.

 

L’obiettivo di Casa Isa per il “Dopo di Noi”

Il percorso intrapreso da Casa Isa per il “Dopo di Noi” rappresenta l’obiettivo principale che si spera di raggiungere il prima possibile su ogni fronte.

Infatti il messaggio che diffondiamo ogni giorno non vuole riflettere l’abbandono da parte dei genitori dei propri figli rispetto ad una “liberazione”, ma vuole contribuire, insieme al supporto e sostegno delle Istituzioni, a mantenere un rapporto solido e vivo.

 

 

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