Il Dopo di noi con laboratori di Cascina Rossago

Dopo di noi con laboratori: case history della Cascina Rossago  

Il tema del “Dopo di noi” è spesso difficile da affrontare e porta con sé numerose domande:

Chi si occuperà della persona con disabilità quando le figure di riferimento non potranno più farlo? Dove vivrà? Con chi? Si terrà conto dei suoi desideri e bisogni?

Negli anni le soluzioni abitative individuate e realizzate sono state molteplici e molto spesso sono nate proprio dal desiderio delle famiglie di prendersi cura del futuro del loro familiare con disabilità, dal desiderio di assicurargli le migliori condizioni di vita possibili per il Dopo di Noi.

Cascina Rossago”, rappresenta un ottimo esempio di soluzione abitativa per il Dopo di Noi con laboratori.

È una comunità agricola residenziale realizzata in provincia di Pavia nel 2002 dalla Fondazione Genitori Autismo e può ospitare venticinque adulti con autismo in forme severe.

 

Come è nato il progetto della Cascina Rossago.

Questo progetto è nato dalla collaborazione della Fondazione Genitori per l’Autismo con il Laboratorio Autismo dell’Università di Pavia, che ha studiato approfonditamente le caratteristiche dell’evoluzione del disturbo autistico nel tempo e le strutture più adatte a garantire contesti di:

  • vita
  • cura
  • assistenza
  • riabilitazione per persone adulte con autismo.

Per poter accedere alla struttura è necessario che presentino la domanda una di queste figure:

  • la persona direttamente interessata
  • la famiglia
  • l’Amministratore di sostegno
  • i Servizi Sociali presentino domanda

Solo dopo un’attenta valutazione clinico educativa della compatibilità della situazione dell’aspirante con il programma offerto da Cascina Rossago e dopo una serie di incontri con i Servizi invianti e/o con la famiglia e con la persona con disabilità, viene data risposta in merito all’ammissione o meno della persona alla struttura.

 

Cosa distingue la Cascina Rossago? Dopo di noi con laboratori.

Quello che distingue Cascina Rossago da altre strutture residenziali è la presenza di numerosi laboratori, che permettono agli ospiti di trascorrere del tempo insieme e inoltre, favoriscono lo sviluppo di autonomia e abilità.

Tra le attività che vengono svolte troviamo il lavorare la terra al fine di ricavarne dei prodotti da consumare, ciò permette di comprendere:

  • il trascorrere delle stagioni
  • la fatica
  • il raccogliere i frutti di ciò per cui ci si è impegnati.

Inoltre permette di trascorrere molto tempo all’aria aperta.

 

Altri tipi di laboratori

Un altro laboratorio molto interessante prevede il prendersi cura degli animali, in particolare degli alpaca.

Questo laboratorio oltre ad essere stimolante, insegna anche ad assumersi delle responsabilità in modo regolare e costante, permettendo di fare un primo passo fuori dall’isolamento autistico.

È presente anche un laboratorio di tessitura che permette sia di esprimere la propria creatività che di apprendere e seguire determinate regole del mestiere: come l’importanza della precisa ripetizione di alcune sequenze.

Grazie a questo laboratorio, gli ospiti realizzano:

  • sciarpe
  • borse
  • tovagliette
  • tanti altri manufatti che testimoniano le competenze acquisite dagli ospiti.

 

Dopo di noi e laboratori di pittura, ceramica e musica

Ad affiancare i laboratori sul:

  • lavoro della terra
  • gestione della stalla
  • tessitura

 

c’è anche la terapia occupazionale con il laboratorio delle scelte, in cui ogni espressione di interesse, ogni indicazione di gradimento, vengono assecondate e facilitate al fine di individuare le attività più congeniali per ciascuno.

Vengono svolte anche:

  • attività di disegno e pittura grazie, alle quali è possibile mostrare la propria creatività e le proprie idee
  • lavorazione della ceramica
  • attività sportive come il basket e la piscina.

 

Uno dei laboratori più originali presenti a Cascina Rossago è quello dedicato alla musica, con l’orchestra invisibile: i musicisti suonano disposti in cerchio e, comunicando tra loro visivamente, acquisiscono consapevolezza del suonare insieme.

 

Una struttura dove migliorare la qualità di vita

Cascina Rossago non è solo una struttura residenziale nella quale gli ospiti possono usufruire di diversi servizi e svolgere varie attività, ma è una realtà che ha permesso di migliorare la qualità di vita dei suoi ospiti, grazie alla costruzione di un conteso abilitativo e di vita adatti ed efficaci.

È importante ricordare che ogni persona con autismo ha le proprie caratteristiche e peculiarità ed è dunque fondamentale averne una conoscenza approfondita affinché il contesto tenga conto dei suoi bisogni.

Ogni ospite inoltre, possiede abilità e un livello di funzionamento molto differente e di conseguenza gli operatori della struttura si pongono come dei “facilitatori”, come aiutanti, che partecipano attivamente alle attività condividendone l’esperienza, al fine di far emergere l’intenzione e il significato di ciò che si sta facendo.

 

Il principio ecologico

Alla base del progetto di Cascina Rossago, pur essendo una struttura protetta, rimane il principio ecologico, secondo cui tutte le attività:

  • lavorative
  • di svago
  • i laboratori
  • le semplici attività quotidiane

 

sono tutte attività autentiche, seppur facilitate. Nulla viene “fatto per finta”. Questo è ciò che rende il progetto un modello da seguire, auspicabile.

La persona con disabilità non è rilegata a semplice ospite, a persona di cui prendersi cura, ma viene posta al centro della sua vita e incoraggiata e supportata al fine di permettergli di vivere pienamente, inseguendo le proprie propensioni e desideri, secondo le proprie possibilità.

Foto dal sito: fondazionelacomune.org

 

Il Dopo di noi con laboratori per sviluppare nuove abilità

L’esempio di Cascina Rossago ci mostra come anche una struttura residenziale per persone con disabilità possa essere un’opzione valida per il Dopo di Noi e un posto desiderabile dove vivere.

Coloro che abitano in questa struttura non sono pazienti, ma sono persone che percorrono insieme un cammino verso il futuro, costruendo le proprie autonomie e sviluppando nuove abilità, condividendo:

  • difficoltà della quotidianità
  • attività ricreative
  • lavoro
  • relazioni sociali

con il supporto degli operatori che vi lavorano.

È un modo alternativo di intendere la struttura residenziale, che non deve essere necessariamente demonizzata se offre livelli di assistenza e benessere elevati e che possono essere la risposta alle necessità di una specifica persona.

Foto dal sito: https://www.fondazionegenitoriautismo.it/cascinarossago.php

 

 

Cosa ne pensi? Conosci qualche famiglia che possa essere interessata ad un cohousing?

Contattaci