Interventi per la disabilità: quali percorsi conosci?

Interventi per la disabilità, conosci dei percorsi?

Ogni famiglia ha le proprie necessità assistenziali e di sostegno e, in base alle proprie esigenze, sceglie a chi affidarsi: che sia un’equipe di professionisti, che siano associazioni locali o interventi sanitari.

L’assistenza grava quindi sulla famiglia e come è possibile immaginare un futuro, se nel presente probabilmente non ci sentiamo sostenuti né tantomeno tutelati?  Come possiamo prepararci al dopo di noi?

 

I risultati di un’indagine

L’indagine condotta dall’Istat nel 2012-1013 in merito all’assistenza ed agli aiuti ricevuti, riporta che circa la metà dei disabili presenti in Italia con meno di 65 anni, non ricevono supporto dai servizi pubblici ne si avvalgono di servizi a pagamento o del sostegno di familiari non conviventi.

Le difficoltà che viviamo tra le mura di casa, anche le più piccole, possono sembrarci irrisolvibili a fronte di una situazione più ampia e complessa.

Ma esiste la possibilità di iniziare degli interventi creati ad hoc, che ci aiutino nella vita di tutti i giorni?

Percorsi che permettono ad ognuno di noi di alleggerire e rasserenare il presente, per migliorare la qualità della vita di adesso?

 

Il metodo del coach familiare

Da questa esigenza è nata la metodologia del Coach Familiare risultato dell’esperienza di due psicologi, Pietro Berti e Serena Cartocci, che mira a supportare ogni componente della famiglia nella comprensione dei bisogni di ognuno, nel qui ed ora.

Nasce dall’idea che si può, con dei comportamenti mirati, superare le criticità riscontrate, aiutando la famiglia a rendere possibile un equilibrio più funzionale.

Lavorando nel quotidiano è possibile cambiare un piccolo tassello della situazione vissuta: i percorsi di coach familiare puntano a questo.

Ci si rivolge alla persona e al contesto, non ci si concentra sul singolo, perché ognuno ha la propria parte, in questo modo l’interrogativo quotidiano diventa sostenibile, si rafforzano le possibilità e la rete di sostegno.

 

Cosa succede quindi con questo intervento?

Nello specifico questo percorso domiciliare viene cucito su misura rispetto al desiderio e alle esigenze della famiglia.

Si parte dall’osservazione della situazione presentata e con la partecipazione attiva di ognuno, il Coach Familiare opera come facilitatore del cambiamento.

Si sostiene la persona ed il nucleo nella gestione della domiciliarità, dell’autonomia, dell’inserimento lavorativo e sociale.

Una volta a settimana, per la durata massima di sei mesi, si lavora insieme così da produrre delle linee guida utili nella gestione della situazione.

Il primo passo è comprendere che con l’impegno di un professionista e di ogni membro della famiglia, cambiare si può.

Con il confronto e l’accordo su ciò che c’è da fare, si possono sperimentare nuovi spazi in cui stimolare l’indipendenza e la socialità.

Accreditato da oltre cinquanta percorsi terminati, realizzati con il sostegno dei Comuni di Valle del Rubicone (Forlì-Cesena), del Comune di Cesena-Valle Savio e dalla Direzione Regionale Inail di Cesena, è una progettualità propositiva, un investimento per la vita futura.

In questo video a parlarne sono i due psicologi, pionieri del metodo.

Aggiungiamo anche un articolo della rivista “Superabile” dov’è possibile scaricare il formato PDF e un’intera intervista come materiale aggiuntivo.

Pensiamo possa essere utile per aiutare il lettore nella ricerca del percorso più adatto rispetto alle proprie esigenze, proporre una mappa orientativa redatta dall’Istituto Nazionale della Sanità, dei percorsi assicurati in tutto il territorio nazionale e regionale, ai cittadini con disabilità e alle loro famiglie.

 

 

 

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