Quali sono i modelli della Qualità della Vita (QdV)?
In un articolo precedente abbiamo visto cosa si intende per Qualità della Vita (QdV), ovvero la percezione di un individuo riguardo a tutti quegli aspetti e quei fattori che compongono il proprio benessere nella vita quotidiana.
Solo negli ultimi 25 anni si è cominciato a parlare di Qualità della Vita (QdV) delle persone con disabilità intellettive e dello sviluppo, in concomitanza con il tentativo d’ideare progetti educativi per migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità.
Negli anni, diversi autori hanno approfondito i vari modelli della Qualità di Vita passando da una concezione come:
possibilità che la persona ha di esercitare un controllo sul proprio ambiente e condizione
ad una lunga lista di domini:
insieme di fattori che compongono il benessere di quella persona.
Sono stati identificati molti tipi di benessere (oggettivi e soggettivi) e molti livelli di qualità della vita poiché la percezione di bisogno è soggettiva e cambia da persona a persona.
Quali modelli della Qualità della Vita sono più utilizzati?
I modelli della Qualità della Vita (QdV) più conosciuti e presi, più comunemente, come riferimento per i Progetti di Vita sono principalmente:
- Il modello di Brown, Raphael e Renwick (1997), il quale definisce la Qualità della Vita (QdV) come il grado di soddisfazione attraverso il quale le persone usufruiscono delle possibilità e delle opportunità ritenute importanti per la loro vita. Questo modello presenta 9 domini (divisi in 3 fattori principali tra cui l’essere, l’appartenere e il diventare)
- Il modello di Shalock e Verdugo (2002) con i suoi 8 domini (benessere fisico, benessere emozionale, benessere materiale, relazioni interpersonali, inclusione sociale, sviluppo personale, autodeterminazione, diritti)
- Il modello dell’American Association on Intellectual and Developmental Disabilities (AAIDD) (2010), in cui sono presenti 11 domini per la Qualità della Vita delle persone con una disabilità intellettuale.
I tre modelli più utilizzati per costruire un Progetto di vita
Come possiamo notare dalla tabella, che mette a confronto i tre modelli più utilizzati per costruire un Progetto di Vita, i domini che non vengono mai a mancare e che sembrano essenziali per definire il maggior benessere della persona sono:
- benessere fisico;
- psicologico;
- emotivo;
- relazionale;
- senso di appartenenza;
- sviluppo personale.
Tuttavia, per migliorare le condizioni delle persone con disabilità intellettiva e delle loro famiglie c’è assolutamente bisogno di considerare anche altri domini.
L’autodeterminazione, ovvero l’abilità personale per individuare e ottenere obbiettivi, fondata su una conoscenza e una realizzazione di sé. L’autodeterminazione include:
- livello d’indipendenza
- abilità di autogestione
- controllo sulla propria vita
- grado di consapevolezza dell’individuo dei propri punti di forza e dei limiti.
Ci sono diverse ricerche, infatti, che evidenziano come l’autodeterminazione contribuisca a migliorare la Qualità di Vita dell’individuo.
Si devono considerare anche i diritti/sostegni, ossia tutti quei:
- diritti (umani e legali)
- aiuti
- opportunità
- azioni educative
volte a sviluppare le componenti dell’autodeterminazione, lungo tutto l’arco di vita e ancor di più per le persone con disabilità.
La valutazione della Qualità della Vita (QdV) consente di individuare quali sono gli ambiti di maggior importanza per una persona con disabilità e gli ambiti maggiormente compromessi, permettendo al professionista di soffermarsi anche su quelle aree che necessitano di un particolare intervento.
Ogni persona è diversa a modo suo!
Si può evincere che ci sono tanti tipi di benessere e ogni individuo può e deve identificare il livello di Qualità della vita (QdV) che più si adatta a lui.
Qualsiasi persona ha delle condizioni minime, che deve raggiungere nella propria vita per sentirsi felice, e questi modelli danno dei suggerimenti per capire cosa poter andare ad approfondire per mantenere o migliorare aspetti della propria vita.
L’obiettivo è quello di costruire il Progetto di Vita che più si adatti al benessere, agli interessi e ai bisogni di quella persona, andando a definire i domini principali per sviluppare una Qualità di vita migliore e consona possibile.
In conclusione
È importante sottolineare che questi modelli della Qualità della vita (QdV), che sono i più utilizzati oggigiorno, sono solo modelli di riferimento, che aiutano a indirizzare il professionista a rispondere in modo complessivo e integrato ai bisogni e alle aspirazioni delle persone, con cui ha a che fare.
La chiave per raggiungere questo obiettivo è proprio quello d’identificare i bisogni e gli interessi principali della persona con disabilità, in modo da individuare i giusti sostegni e i giusti supporti, capaci di garantire il rispetto dei diritti, la qualità della vita e l’inclusione sociale.
ph. Robert Collins su Unsplash