L’autonomia è il sogno di Lucia
Questa è la storia di Lucia e del suo viaggio verso l’autonomia intrapreso con il supporto della famiglia, di professionisti e di un Amministratore di sostegno (AdS).
L’Amministratore di sostegno è una figura introdotta nel nostro ordinamento dalla Legge 9 Gennaio 2004 n.6.
Ha il compito di:
tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente.
La storia di Lucia e il ruolo del supporto familiare e professionale
Si è rivolta a noi di recente una famiglia di Verona, quella di Lucia, una ragazza di 26 anni.
Lucia è una persona solare, simpatica e loquace. Ha una disabilità intellettiva ma, nonostante ciò, sogna di vivere in autonomia e costruirsi una carriera lavorativa.
È in grado di gestirsi liberamente in maniera apparentemente significativa, ama guardare video rilassanti su YouTube e leggere fumetti di varie tipologie, sa cucinare, occuparsi della cura della casa e fare la spesa.
Non ha tanti amici ma, nonostante ciò, è una ragazza intraprendente e con tanta voglia di fare. Le piace prendere il bus e calcolare le distanze di percorrenza in relazione alla quantità di canzoni che ascolta.
Le sue insicurezze riguardavano la gestione delle questioni:
- burocratiche;
- mediche;
- economiche e finanziarie.
perchè non essendosene mai occupata direttamente, rappresentavano degli ostacoli significativi sul suo cammino verso l’autonomia.
La sfida dell’autonomia: l’intenzione porta all’azione
L’obiettivo di Lucia è tutt’ora quello di andare a vivere da sola e iniziare a lavorare in un ambiente stimolante, in linea con le sue passioni.
Lucia aveva un solo limite: sentirsi insicura se alcune delle sue intenzioni, non venivano confermate o smentite.
Ad esempio, è in grado autonomamente di fare acquisti, pagare bollette o tasse di visite mediche, ma non è in grado di gestire i suoi risparmi, non sa in che modo accumulare le sue finanze e come dividerle per le varie spese, a volte è un’eccessiva risparmiatrice, altre volte non sa contenersi.
Allo stesso modo anche quando frequenta ambienti ospedalieri, è in grado di affrontare visite mediche autonomamente, ma ha bisogno che qualcuno la accompagni e la aspetti fuori: non si sente abbastanza serena da affrontare l’intero iter da sola.
Lei è consapevole di possedere alcune difficoltà in determinati ambiti, ma il fatto di aver ricevuto così tanto amore dalla sua famiglia, l’ha spinta a voler dimostrare ormai di essere cresciuta, di aver acquisito consapevolezza e, per questo, vuole provare a dimostrare di essere in grado di poter affrontare molte più cose di quanto lei possa aspettarsi.
Il problema subentra nel momento in cui le sue insicurezze, che tende a nascondere, diventano preponderanti, tanto da non riuscire ad avere il controllo sugli eventi.
Perché sentirsi insicuri porta ad avere sfiducia?
In ambito lavorativo Lucia percepisce maggiormente le difficoltà. Attualmente è alla ricerca di un lavoro in linea con le sue passioni e non ha più intenzione di ‘‘accontentarsi’’ di ambienti lavorativi non in linea con i suoi valori.
Nel momento in cui deve confrontarsi con qualcuno, Lucia percepisce disagio, si sente dubbiosa, esitante, per questo tende ad evitare il lavoro di squadra.
Le ultime sue esperienze lavorative si sono concluse sempre con litigi o accuse da parte dei colleghi nei suoi confronti.
Spesso è stata Lucia ad assumere per prima atteggiamenti non idonei ma, d’altro canto, dichiara di aver subito anche delle ingiustizie.
Sicuramente aver avuto un supporto emotivo con cui aver potuto condividere questi pensieri e in un certo qual modo normalizzarli, in base al contesto e alle circostanze di riferimento, ha dato a Lucia maggiore fiducia in sé stessa, oltre che maggiore stabilità.
Dall’incertezza alla fiducia: il viaggio di Lucia verso l’autonomia grazie all’Amministratore di Sostegno
E’ stata effettuata una valutazione psicologica per una persona con disabilità intellettiva per l’autonomia, andando a comprendere le fragilità e le incertezze di Lucia.
Non è stato semplice comprendere quali fossero per lei gli ambiti di maggiore difficoltà, ma grazie al rapporto di fiducia che siamo stati in grado di instaurare, i suoi racconti hanno permesso di entrare nel suo mondo e conoscerla a 360 gradi: in questo modo è stato possibile aiutarla.
Spesso aprirsi con un estraneo che è in grado di immedesimarsi nella tua storia, può essere più semplice rispetto al farlo con i propri genitori, soprattutto se, come nel caso di Lucia, ci sono sentimenti quale senso di colpa e risentimento, nei loro confronti.
La richiesta dei genitori è stata quella di cercare di offrire maggiore supporto alla figlia, attraverso l’ottenimento di un Amministratore di sostegno, che le permettesse maggiore stabilità emotiva.
L’Amministratore di sostegno ha il compito di supportare le decisioni di Lucia, prettamente quelle riguardanti l’aspetto finanziario, nel suo caso, quindi la gestione delle sue risorse.
Con il supporto di un Amministratore di sostegno, Lucia impara ad affrontare le proprie insicurezze e sviluppa la fiducia necessaria per vivere in modo autonomo, anche attraverso lo sviluppo di strategie di gestione.
a cura di Alessia Fostinelli
ph. Ryan Moreno su Unsplash
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