Scheda ABC per comportamenti problema: come compilarla

La scheda ABC per i comportamenti problema nell’analisi funzionale

  

Per l’analisi funzionale si utilizza la scheda ABC (Antecedente, Comportamento (Behavior) e Conseguenza), che consente di tenere un “diario” della frequenza, durata e intensità del comportamento, poiché a volte la percezione è soggettiva.

Nell’articolo sui comportamenti problema e l’analisi funzionale, abbiamo visto che l’analisi funzionale è utilizzata durante il processo valutativo per poter garantire un intervento mirato sulla funzione del comportamento manifestato dalla persona.

Si è dimostrato uno strumento utile non solo per comprendere cosa motiva la persona a compiere comportamenti inadeguati, ma anche cosa spinge l’ambiente a fornire ad essi determinate conseguenze: l’idea è proprio quella in cui i fattori che mantengono un comportamento sono da ricercare principalmente nel contesto.

Abbiamo visto che se vogliamo modificare un comportamento bisogna intervenire su gli antecedenti, ovvero quello che succede prima del comportamento e conseguenze, cioè quello che succede dopo. 

 

Come compilare la scheda ABC? 

Per prima cosa è molto importante, al fine di svolgere un’adeguata valutazione descrittiva e oggettiva, descrivere il comportamento problema in termini espliciti, chiari, specifici e concreti, senza dare interpretazioni dell’atto stesso, in modo che la scheda ABC compilata possa risultare facilmente comprensibile quando viene riletta.

Attenzione però ad evitare qualsiasi forma di giudizio o di interpretazione del comportamento.

Evitare frasi del tipo:

non voleva..

oppure

era arrabbiato… era oppositivo…

Scrivere solo in termini oggettivi qual è il comportamento e cosa è accaduto prima e cosa è accaduto dopo, come nel seguente esempio.

Dall’analisi funzionale di questo comportamento si può ipotizzare che la sua funzione sia mantenuta da un rinforzo positivo che in questo caso è l’attenzione della mamma.

Si definisce rinforzo qualunque risposta che, seguendo un comportamento, ne determina un aumento della frequenza nel tempo.

Il rinforzo mantiene il comportamento, in questo caso il comportamento problema.

 

 

scheda ABC

 

Un altro esempio di scheda ABC

In questo altro caso la funzione dei comportamenti, ad esempio:

  • sputare
  • tirare calci
  • strappare il quaderno

 

era quella di evitare il compito (funzione di evitamento/fuga).

Possono essere definiti comportamenti problema, perchè interferiscono con l’apprendimento del bambino, sono socialmente inaccettabili (sputare) e arrecano danno ad altri (il compagno di banco) e ad oggetti (il quaderno). 

 

scheda ABC

 

Scheda ABC: suggerimenti su cosa non fare o fare

Questi sono alcuni consigli o suggerimenti su cosa non fare e invece fare nella compilazione della scheda ABC:

  1. Limitare a definire il problema di comportamento come appare, senza capire qual è la sua funzione e invece si deve cercare di capire qual è la funzione del problema di comportamento (o quali sono le funzioni). La domanda guida potrebbe essere “Cosa guadagna” questo alunno da questo comportamento?
  2. Chiedere continuamente “Perchè fai così?” non è utile perchè si può trattare di reazioni non consapevoli e la persona non è in grado di spiegare le ragioni del suo comportamento. Invece si deve effettuare un’analisi descrittiva e oggettiva del comportamento.
  3. Intervenire sempre sui comportamenti sbagliati (anche su quelli non pericolosi) e invece si deve individuare quali siano i comportamenti da affrontare e agire su questi uno alla volta.
  4. Evitare di identificare la persona con il suo comportamento. Il comportamento invece può essere sbagliato, non la persona!

 

Conclusioni 

Lavorare su un comportamento problema è un percorso lungo, faticoso e difficile, esposto costantemente al rischio di fallimento.

Non bisogna arrendersi alla prima difficoltà, altrimenti ogni strategia risulta sterile e rischia di convincersi erroneamente che non sia efficace.

Come abbiamo potuto constatare da questo articolo, l’analisi funzionale è uno strumento utile non solo per comprendere cosa motiva la persona a compiere comportamenti inadeguati, ma anche cosa spinge l’ambiente a fornire ad essi determinate conseguenze.

Comprendere l’analisi funzionale aiuta a progettare interventi basati sulla funzione del comportamento e a condurre correttamente il trattamento.

Per affrontare efficacemente i comportamenti problema è necessario definirli, misurarli e identificare la funzione.

 

ph. Sigmund su Unsplash

 

 

Se sei interessato a saperne di più sulla compilazione della scheda ABC per i comportamenti problema

Contattaci

Articoli correlati:

analisi funzionale

Analisi funzionale: cos’è e a cosa serve?

L’analisi funzionale è ampiamente adottata con i disturbi dello spettro autistico, con le disabilità intellettive e i problemi comportamentali in generale

19 Febbraio 2021

autismo e comportamento

Autismo e comportamenti

L’autismo, o disturbo dello spettro autistico (ASD), è un disturbo del neurosviluppo che porta ad una compromissione della comunicazione (verbale e non) e dell’interazione sociale, portando spesso a ristrettezza di interessi e a forme di isolamento sociale.

11 Ottobre 2019