Viaggio verso l’autonomia: il caso di Lucia
Con il supporto di un Amministratore di sostegno, Lucia impara ad affrontare le proprie insicurezze e sviluppa la fiducia necessaria per vivere con maggiore autonomia.
Con il supporto di un Amministratore di sostegno, Lucia impara ad affrontare le proprie insicurezze e sviluppa la fiducia necessaria per vivere con maggiore autonomia.
Quando è utile l’Amministratore di Sostegno (AdS)? Non è obbligatorio e la discriminante principale nella valutazione della sua utilità è la consapevolezza della persona.
La figura dell’Amministratore di Sostegno (AdS) costituisce lo strumento “principe” per la tutela dei soggetti fragili, affiancando e calibrando il proprio intervento in base alle esigenze della persona che va a rappresentare.
La legge sull’Amministrazione di sostegno ha colmato una lacuna della normativa: prima di questa non si parlava della persona con disabilità, come una “persona”, ma come una sorta di “incapace” da controllare e/o tutelare.
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è il documento ufficiale, determinante per il percorso scolastico degli alunni con disabilità certificata. Esso non va confuso con il Progetto di Vita.
L’Amministratore di sostegno (ADS) ha lo scopo di assistere e curare la salute e gli interessi della persona indicata come beneficiario, e non quello di sostituirsi ad essa: questi sono i suoi poteri e compiti.
Come si presenta la richiesta di un Amministratore di sostegno (ADS)? La procedura per ottenere la nomina di un Amministratore di sostegno è piuttosto semplice e a basso costo.
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