Comportamenti problema e analisi funzionale

Comportamenti problema: cosa sono?    

Abbiamo già affrontato alcuni aspetti dei comportamenti problema (CP), in alcuni articoli, ad esempio i comportamenti problema e la coerenza educativa oppure i comportamenti problema sessualizzati.

Il comportamento problema (CP) può essere definito come un comportamento che interferisce con l’apprendimento, della persona o di altri, con le attività lavorative o con l’interazione sociale.

Talvolta può essere distruttivo e/o pericoloso per il soggetto, per gli altri e per l’ambiente. 

 

Perchè tante persone con autismo hanno comportamenti problema?

I motivi possono essere vari, perchè:

  • spesso hanno un modo diverso di comunicare dalla maggioranza delle persone
  • a volte l’ambiente non è accogliente dal punto di vista sensoriale
  • possono avere difficoltà nell’adattarsi alle diverse situazioni

Infatti, secondo la letteratura, i fattori di rischio per l’insorgenza di CP sono:

  • difficoltà nel linguaggio
  • limitata abilità comunicativa
  • difficoltà di apprendimento
  • scarso repertorio comportamentale

Ogni nostro comportamento (anche quello problema) ha una funzione, ovvero il motivo per il quale la persona emette il comportamento problema.

Come tutti i comportamenti, il CP ha sempre uno scopo: è un atto a comunicare qualcosa e rappresenta una modalità di adattamento, anche se disfunzionale.

I nostri comportamenti hanno diverse funzioni e hanno come finalità quello di comunicare qualcosa:

  • rispondere ad un bisogno
  • evitare certe situazioni
  • realizzare desideri
  • raggiungere obiettivi
  • anche solo come autostimolazione.

 

Per questo motivo che per poter cambiare un comportamento, dobbiamo conoscere la funzione poiché individuarla è fondamentale per attuare un intervento corretto.

 

L’analisi funzionale per comprendere e intervenire sui comportamenti problema

L’analisi funzionale è una metodologia per comprendere e intervenire sui CP ed è rappresentata da un insieme di procedure che hanno lo scopo di individuare i fattori che aumentano o mantengono l’emissione di un comportamento.

Per l’analisi funzionale si utilizzano delle schede ABC, ovvero Antecedente, Comportamento (Behavior) e Conseguenza, che consentono di tenere un “diario” della frequenza, durata e intensità del comportamento, poiché a volte la percezione è soggettiva.

Un ABC fatto bene permette di descrivere un comportamento in modo oggettivo e di conseguenza anche misurabile.

Tutto si basa su un’osservazione sistematica, ovvero su una descrizione oggettiva dell’azione e del suo contesto spazio-temporale. 

 

Comportamenti problema

 

Più precisamente nelle schede ABC si devono descrivere, come abbiamo scritto:

  • Antecedenti (A): la situazione che si verifica prima del comportamento, ciò che innesca e scatena il comportamento stesso (data, orario, situazione, persone presenti, attività che si sta svolgendo, cosa fa l’interlocutore prima del comportamento…). Sono tutto ciò che è stato detto o fatto dalla persona, dagli operatori o dai compagni prima della manifestazione del comportamento. Si possono includere anche variabili ambientali (es: rumori, luci, temperatura, ecc.)
  • Comportamento (B-behavior) qualsiasi azione che può essere osservata o messa in atto; la specifica risposta disfunzionale della persona.
  • Conseguenze (C) ciò che avviene dopo il comportamento ed è ciò che mantiene il comportamento e fa sì che esso continui nel tempo (cosa cambia nell’ambiente e cosa fa l’interlocutore immediatamente dopo il comportamento).

 

Comportamenti problema

 

Conclusioni 

Attraverso la compilazione sistematica dell’analisi funzionale possiamo tentare di capire le ragioni che portano quella persona a comportarsi in quel modo, talvolta dandoci anche la chiave per intervenire positivamente sui suoi problemi di comportamento.

Inoltre ci permette di lavorare su:

  • ambiente intorno alla persona
  • compiti che gli si propongono
  • tutti quegli stimoli che posso essere responsabili del suo comportamento problema.

Infatti, come abbiamo potuto constatare, un’attenta osservazione e l’analisi funzionale del comportamento, sono strumenti che possono aiutare per la progettazione di un intervento ad hoc mirato all’apprendimento e al rinforzo di strategie adattive più funzionali, ma è sempre importante non trascurare i significati che quel determinato comportamento ha per quella persona e a che bisogni risponde.

 

ph. MART PRODUCTION

 

 

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