Progetto di vita: chi ne ha diritto?

Progetto di vita per persone con disabilità: chi ne ha diritto? 

Il Progetto di vita è un documento importante per le persone con disabilità e per le loro famiglie.

Esso contiene informazioni dettagliate sulle esigenze, i desideri, i sogni e le aspettative della persona con disabilità, e viene redatto con il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti nel sostegno alla persona stessa.

Ma chi ha diritto di fare il progetto di vita? In questo articolo, risponderemo a questa domanda e forniremo informazioni utili per le persone che si trovano in questa situazione.

 

Progetto di vota: chi ne ha diritto? 

Anna ci ha contattato e ci ha chiesto chi rientrare nella legge 328/2000 ossia la legge quadro che prevede la realizzazione del Progetto di vita?

Approfittiamo quindi di questa domanda per chiarire chi ne ha diritto.

Per fare il progetto di vita, bisogna avere una certificazione rispetto alla legge 104 del 1992: è sufficiente una certificazione relativa ad un qualsiasi comma di questa legge (il comma 1, 2 o 3).

La certificazione di cui si parla è il cosiddetto “certificato d’invalidità civile”, che viene rilasciato dalle Commissioni Mediche presso le ASL.

Esso attesta la presenza di una disabilità e ne specifica la gravità, in base alla quale viene riconosciuto un punteggio che determina il grado di invalidità.

Una volta ottenuto il certificato d’invalidità civile, si ha il diritto di fare il Progetto di vita.

 

 

 

L’equivoco che nasce spesso sui contributi economici 

Molto spesso nasce l’equivoco dal fatto che ci sono dei contributi economici, che a volte prendono il nome di “progetto di vita indipendente” o “progetto dopo di noi” o “progetto di vita autonoma”, vengono certificati in base alla legge 104 articolo 3 comma 3, ma questi sono contributi economici non è il Progetto di vita.

Il Progetto di vita invece è un documento che contiene informazioni dettagliate: sulla persona con disabilità, sulle sue esigenze, i suoi desideri, le sue aspettative e le sue potenzialità.

In particolare, il Progetto di vita deve contenere:

  • una descrizione della situazione attuale della persona con disabilità, delle sue abilità e delle sue difficoltà;
  • gli obiettivi che si vogliono raggiungere, in termini di autonomia, indipendenza e partecipazione alla vita sociale e culturale;
  • le azioni concrete che si intendono mettere in atto per raggiungere gli obiettivi prefissati;
  • le modalità di valutazione dei risultati.

 

Il Progetto di vita deve essere redatto con il coinvolgimento della persona con disabilità, della sua famiglia e degli operatori che la assistono. Deve essere supportato da professionisti qualificati, come psicologi, pedagoghi o educatori professionali, come quelli formati con il metodo del Coach Familiare e che possono intervenire e lavorare con famiglie fragili, guidando la persona con disabilità durante il processo di sviluppo delle abilità sociali.

In questo modo, si assicura la massima partecipazione e il massimo coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti nel sostegno alla persona con disabilità.

 

Il Progetto di Vita e i contributi economici per altri progetti

È importante sottolineare quindi che il Progetto di vita non è un’opzione riservata solo alle persone con disabilità grave o gravissima, ma è un documento utile per tutte le persone con disabilità certificate ai sensi della legge 104/92.

In particolare, il progetto di vita può essere particolarmente utile alle persone con disabilità lieve o di medio livello, che spesso vengono trascurate e che invece hanno bisogno di un sostegno adeguato per poter raggiungere i propri obiettivi di autonomia e indipendenza. 

 

In conclusione: il Progetto di vita è un’importante opportunità 

Il Progetto di vita rappresenta un’importante opportunità per tutte le persone con disabilità certificate dalla legge 104 del 92, che desiderano avere maggiore controllo sulla loro vita e sulle loro scelte.

Il documento tiene conto delle:

  • esigenze
  • caratteristiche comportamentali
  • preferenze individuali

ed è redatto in collaborazione con i familiari, i professionisti sanitari e gli operatori sociali.

E’ quindi uno strumento utile per garantire una presa in carico globale e integrata della persona con disabilità e può anche essere rivisto e modificato nel tempo, in base all’evolversi delle esigenze della persona e dei suoi obiettivi di vita.

 

Vuoi realizzare il progetto di vita del tuo caro?

 

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