Progetto di vita: cos’è e perchè è utile per le famiglie
Il progetto di vita è utile poiché è una garanzia che nel corso del tempo vengano sempre rispettati i diritti e i desideri del richiedente, concordati in fase di stesura del progetto.
Il progetto di vita è utile poiché è una garanzia che nel corso del tempo vengano sempre rispettati i diritti e i desideri del richiedente, concordati in fase di stesura del progetto.
Una figura importante introdotta nella Legge 227/2021 è il Garante nazionale delle disabilità. L’intento della legge è di garantire sempre più il rispetto dei diritti delle persone con disabilità stabiliti dalla Convenzione ONU.
L’esempio di Cascina Rossago ci mostra come anche una struttura residenziale per persone con disabilità possa essere un’opzione valida per il Dopo di Noi con laboratori dove sviluppare le proprie abilità.
La figura dell’Amministratore di Sostegno (AdS) costituisce lo strumento “principe” per la tutela dei soggetti fragili, affiancando e calibrando il proprio intervento in base alle esigenze della persona che va a rappresentare.
Il Cohousing è uno stile di vita e accostarlo alla realtà della disabilità non è di certo semplice, ma non impossibile come molti pensano. Un primo passo importante è sicuramente quello di tener conto del tipo di disabilità con cui si va a interagire.
La legge sull’Amministrazione di sostegno ha colmato una lacuna della normativa: prima di questa non si parlava della persona con disabilità, come una “persona”, ma come una sorta di “incapace” da controllare e/o tutelare.
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è il documento ufficiale, determinante per il percorso scolastico degli alunni con disabilità certificata. Esso non va confuso con il Progetto di Vita.
L’Amministratore di sostegno (ADS) ha lo scopo di assistere e curare la salute e gli interessi della persona indicata come beneficiario, e non quello di sostituirsi ad essa: questi sono i suoi poteri e compiti.
Lo scorso 22 Dicembre è stata varata una nuova legge in tema di disabilità: la Legge 227/2021. Questa legge rappresenta un punto di arrivo o un punto di partenza?
Troppi psicofarmaci, troppi timori o troppo poco dialogo? E’ necessario che, già all’atto della prescrizione degli psicofarmaci, la famiglia sia nelle condizioni di porre allo psichiatra tutte le domande del caso.
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