Superare le barriere con il Decreto n. 62/2024

Superare le barriere: nuovo Decreto per i Diritti delle persone con disabilità (d.lgs n.62)

Nel panorama legislativo italiano, un nuovo capitolo si apre per garantire un accesso equo e completo ai diritti fondamentali delle persone con disabilità.

Il Decreto legislativo n. 62/2024 rappresenta un passo avanti cruciale verso l’affermazione di uguaglianza, inclusione e dignità per tutti i cittadini.

 

Fondamenti rivoluzionari della legge 

Il decreto, conforme alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si propone di superare le barriere, rimuovendo ostacoli e attivando supporti essenziali per assicurare che ogni individuo possa vivere una vita pienamente integrata nella società.

Quali sono i punti chiave di questa nuova legislazione?

  1. Accesso universale ai servizi: l’obiettivo principale è garantire che le persone con disabilità abbiano accesso completo e efficace a tutti i servizi, prestazioni e supporti necessari. Non si tratta solo di accessibilità fisica, ma anche di rompere le barriere concettuali che possono limitare la partecipazione attiva nella vita quotidiana.
  2. Accomodamento ragionevole: ogni individuo ha diritto a un trattamento equo e per questo il decreto promuove gli accomodamenti ragionevoli, che hanno fatto il loro ingresso per la prima volta con questo decreto.
  3. Progetto di Vita: il decreto promuove Progetti di vita personalizzati, affinché ciascuna persona con disabilità possa perseguire i propri sogni e obiettivi senza incontrare discriminazioni.

 

Innovazioni nel Decreto per superare le barriere (d.lgs n.62)

Il Decreto introduce modifiche sostanziali alla legislazione esistente, per rispondere meglio alle esigenze delle persone con disabilità attraverso la:

  • Ridefinizione di termini e concetti: con l’abbandonando del termine “handicap” a favore di “condizione di disabilità”, si adotta un linguaggio più inclusivo e rispettoso.
  • La definizione di persona con disabilità è ampliata per riflettere meglio la realtà delle limitazioni durature che influenzano la partecipazione alla società.
  • Sostegno personalizzato: le categorie di sostegno vengono ridefinite per adattarsi alle specifiche necessità individuali. Questo assicura che i servizi e le prestazioni siano calibrati esattamente sulle esigenze di ciascun beneficiario.

 

Alcuni procedimenti rivoluzionari nel Decreto

Uno degli aspetti più innovativi è l’introduzione dell’efficacia provvisoria anticipata della valutazione di base.

Questa disposizione permette alle persone con disabilità di accedere tempestivamente ai sostegni necessari, anche prima della conclusione del processo di valutazione ufficiale.

Situazioni di gravi compromissioni funzionali permettono un accesso immediato alle prestazioni socio-sanitarie, garantendo continuità nelle cure e nell’assistenza.

Entro breve sarà adottato un regolamento ministeriale per chiarire e uniformare il processo di erogazione dei benefici.

Le commissioni di valutazione, multidisciplinari e equilibrate, assicurano una valutazione giusta e accurata delle necessità individuali.

 

Uno dei pilastri di questo Decreto: il Certificato di Disabilità Polifunzionale

L’introduzione del Certificato di Disabilità Polifunzionale è uno dei pilastri del nuovo Decreto.

Questo certificato non solo attesta la condizione di disabilità, ma semplifica significativamente le procedure per l’ottenimento di prestazioni sociali, socioassistenziali e sociosanitarie.

Tale semplificazione è cruciale per garantire che le persone con disabilità possano accedere rapidamente e senza ostacoli ai servizi di cui hanno bisogno.

Inoltre, la valutazione della disabilità è stata trasformata in un processo multidimensionale.

Questo approccio tiene conto di tutti i fattori che influenzano il livello di supporto necessario, garantendo che le valutazioni siano accuratamente mantenute e aggiornate nel tempo.

Questa attenzione ai dettagli assicura che ogni individuo riceva un supporto personalizzato e appropriato, adattato alle sue specifiche esigenze.

 

Il Progetto di Vita Individuale e Personalizzato

Un altro aspetto cruciale è il Progetto di Vita Individuale e Personalizzato, che nasce dalla legge 328/2000.

Dopo la valutazione, ogni persona con disabilità ha il diritto di elaborare un Progetto di Vita Personalizzato, che viene sviluppato in modo partecipativo insieme alla persona interessata o ai suoi rappresentanti.

Questo Progetto non solo considera le necessità immediate, ma guarda anche al futuro, supportando la piena integrazione sociale e l’autonomia dell’individuo.

Al cuore del Decreto sta il concetto innovativo del Progetto di Vita Personalizzato.

Questo non è solo un documento formale, ma un impegno concreto a fornire misure, servizi e sostegni su misura per ogni individuo con disabilità, basati su una valutazione multidimensionale delle loro esigenze specifiche.

È un approccio che mette al centro la persona stessa, assicurando che ogni passo sia condiviso e approvato direttamente dalla persona con disabilità o dai suoi rappresentanti legali.

 

Accomodamento Ragionevole e Supporto per la Partecipazione

Il Decreto prevede l’implementazione di accomodamenti ragionevoli per garantire che le persone con disabilità possano esercitare i propri diritti senza incontrare oneri sproporzionati.

Inoltre, viene fornito supporto per la partecipazione attiva nel processo di valutazione e nella pianificazione del progetto di vita, permettendo a ciascun individuo di esprimere pienamente le proprie scelte e preferenze.

 

Altri aspetti importanti per superare le barriere quotidiane 

L’attuazione del Decreto include l’obbligo di coordinare diversi piani di intervento, garantendo un supporto continuativo e integrato in ogni fase della vita dell’individuo con disabilità.

Questo coordinamento non solo migliora la qualità del supporto fornito, ma promuove anche una maggiore coesione tra i vari servizi socio-sanitari e gli enti del terzo settore coinvolti.

È un manifesto per un cambiamento reale e tangibile nelle vite di chi affronta quotidianamente sfide uniche.

Vediamo quali sono gli articoli principali:

  • Collaborazione e efficienza: l’articolo 25 sottolinea l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e del terzo settore nella riorganizzazione dei servizi per le persone con disabilità. Questo non solo mira a razionalizzare le risorse, ma anche a migliorare l’efficienza nell’offerta di supporto, garantendo che nessuno resti indietro a causa di complessità burocratiche.
  • Continuità e flessibilità: il Decreto garantisce che il supporto fornito attraverso il Progetto di Vita non venga interrotto o ridotto a seguito di cambiamenti territoriali o di residenza. Questo assicura che la qualità e l’intensità delle prestazioni non subiscano alterazioni, permettendo alle persone con disabilità di mantenere la propria autonomia e libertà di scelta.
  • Innovazione e adattamento: l’introduzione di un Fondo per l’Implementazione, come descritto nell’articolo 31, rappresenta un ulteriore passo verso l’innovazione. Questo fondo non solo attiva interventi e sostegni supplementari, ma integra anche risorse umane, professionali e tecnologiche pubbliche e private, adattandosi alle necessità specifiche di ogni individuo.
  • Sperimentazione e valutazione: una fase sperimentale differenziata geograficamente, prevista per il 2025 come descritto nell’articolo 33, permetterà di testare e migliorare l’efficacia delle nuove disposizioni in contesti diversi, assicurando che ogni passo avanti sia basato sull’esperienza e sull’analisi dei risultati sul campo.

L’obiettivo è superare le barriere

In definitiva, il Decreto Legislativo n. 62/2024 rappresenta non solo una risposta normativa, ma un impegno morale per garantire che ogni persona con disabilità in Italia abbia accesso a un supporto adeguato, sia parte attiva nella pianificazione del proprio futuro e goda di una qualità di vita migliore e più inclusiva.

È un passo avanti che riflette l’evoluzione dei nostri valori sociali verso una società più equa e compassionevole per tutti i suoi cittadini.

Questo decreto non è solo un passo verso un trattamento più equo delle persone con disabilità, ma anche un impegno a costruire una società più inclusiva e accogliente per tutti i suoi membri.

L’obiettivo è di superare le barriere, sia fisiche che concettuali, per garantire che nessuno venga lasciato indietro.

a cura di Pietro Berti e Maria Chiara Raucci

 

 

ph. di SHVETS production da pexels 

 

 

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