Scrivere un Progetto di vita: come si fa?

Come scrivere un Progetto di vita: il corso    

A partire dal 31 Gennaio 2023, si è tenuto un corso dal titolo “Come scrivere un progetto di vita”, tenuto dal professore e psicologo Pietro Berti da remoto, per presentare dettagliatamente cos’è e come si scrive un Progetto di Vita.

Il corso si è tenuto in collaborazione con l’ Associazione Genitori e Figli per l’Inclusione (AGFI) di Fano e gli incontri sono avvenuti due volte a settimana, per un totale di 6 incontri della durata un’ora e trenta ciascuno.

I partecipanti al corso erano perlopiù genitori di figlie/i con disabilità, ma erano anche presenti professoresse di scuole medie e superiori.

 

Tematiche affrontate nel corso “Come scrivere un Progetto di vita”: la legislazione in materia 

Si è iniziato spiegando le leggi di riferimento quando si parla di Progetto di Vita.

Questo nasce dalla legge 328/2000, in particolare l’articolo 14 prevede il diritto di poter usufruire del Progetto Individuale di Vita per chiunque abbia una certificazione di disabilità ai sensi della legge 104/1992.

Sono state illustrate anche le leggi correlate alla 328, quindi le leggi:

Il Progetto di Vita viene introdotto con la legge 328/2000, facendo anche riferimento a leggi precedenti in materia di disabilità, inoltre il Progetto di Vita è stato ampliato e integrato con leggi seguenti descritte sopra.

Ad esempio, l’articolo 19 della legge 18/2009, intitolato “Vita indipendente ed inclusione nella società” sottolinea il diritto alla possibilità di scelta riguardo il luogo di residenza, l’accesso ai servizi residenziali o di sostegno a domicilio, e soprattutto alla costruzione di ambienti inclusivi misti.

La legge 112/2016 stabilisce un fondo nazionale destinato a progetti per il “Dopo di Noi” per le persone con disabilità prive del sostegno familiare.

In ultima analisi, la legge 227/2021 prevede che il fulcro di ogni prestazione e servizio sia il Progetto di Vita e che questo sia Individuale (per una persona singola), Personalizzato (costruito sulle esigenze di quella persona) e Partecipato (costruito con la partecipazione della persona interessata).

 

Scrivere un progetto di vita?  

Il Progetto di Vita racchiude al suo interno l’assessment delle preferenze (Area del desiderio), l’Area dei bisogni, l’Area delle Componenti Relazionali e Comportamentali della persona con disabilità e i Vincoli di Proprietà, questo perché il progetto è realizzato sia con fondi pubblici, che privati secondo il principio di accomodamento ragionevole.

Il progetto di vita si attiva inviando una richiesta tramite PEC al comune di residenza, il quale ha l’obbligo di rispondere entro 60 giorni.

Nella redazione del Progetto di Vita sono coinvolti:

  • persona con disabilità
  • famiglia
  • servizi del comune
  • ASL
  • professionisti che seguono la persona, anche esterni alle istituzioni pubbliche
  • scuola
  • anche gli amici, nel caso volessero partecipare in conformità alla caratteristica del Progetto di Vita di essere partecipato.

 

I servizi sociali del comune e l’ASL compongono l’ Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM o UVMD in base al territorio).

È importante parlare di Lavoro di Rete, inteso come collaborazione tra tutti gli attori partecipanti al progetto; inoltre, il parere della famiglia e della persona con disabilità è equiparato a quello degli esperi.

Dato che possono collaborare con l’UVM anche professionisti esterni, per effettuare la valutazione del funzionamento della persona e dei suoi bisogni, nel caso in cui ci siano pareri discordanti tra professionisti esterni ed interni, sarà il Giudice tutelare a stabilire quale decisione prendere.

Oltre al Lavoro di Rete e l’Accomodamento Ragionevole, per creare un progetto di vita ci si basa anche sul Diritto di Scelta della persona con disabilità.

 

Cosa c’è scritto in un Progetto di Vita?

La stesura di un Progetto di Vita comincia dalla condivisione con i servizi pubblici dei:

  • desideri
  • bisogni di sostegno
  • vincoli di patrimonio
  • caratteristiche comportamentali e relazionali della persona.

 

Il tutto si svolge in plenaria, dove tutti gli attori citati precedentemente sono presenti.

Si arriva così alla stesura di una bozza di progetto, che se approvata diventa operativa.

Il Progetto di Vita ci aiuta a definire la traiettoria di sviluppo della persona e cambia con la persona, proprio per questo motivo sono previste revisioni annuali del progetto.

 

Autodeterminazione e analisi del desiderio   

Durante il corso “Come scrivere un Progetto di vita” è stato trattato anche il tema dell’autodeterminazione in relazione all’analisi del desiderio.

Si è partiti con il descrivere l’adultità, definita come capacità di saper scegliere, per poi arrivare all’autodeterminazione, descritta come un’abilità fondata sulla conoscenza e la valorizzazione di sé stessi, promossa o scoraggiata da fattori che possono essere sotto il controllo dell’individuo e altri fattori connessi al contesto ambientale.

Nella capacità di autodeterminazione, come descritto nel modello funzionale di Wehmeyer, rientrano i concetti di:

  • autonomia
  • autoregolazione
  • empowerment
  • autorealizzazione.

 

 

a cura di Carlo Alberto Vitali

 

 

 

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