Dopo di Noi a Casa Isa: riflessioni di una psicologa
Giulia di Bartolo, autrice di questo articolo, parla del suo incontro con il Dopo di Noi a Casa Isa e delle sue riflessioni come giovane psicologa impegnata per la prima volta su questo tema
Giulia di Bartolo, autrice di questo articolo, parla del suo incontro con il Dopo di Noi a Casa Isa e delle sue riflessioni come giovane psicologa impegnata per la prima volta su questo tema
Molto spesso, i genitori di ragazzi con disabilità, o essi stessi, si ritrovano a porsi la domanda: “ma quali sono i miei diritti?”. Uno dei primi passi è quello di conoscere le leggi che aiutano le persone con disabilità.
Il tema della disabilità e sessualità implica problemi etici e culturali, ma tutti gli individui hanno delle pulsioni sessuali che devono esprimere e soddisfare, comprese le persone con disabilità fisica o mentale.
L’Assistenza indiretta alle persone con disabilità secondo la legge 162/1998, che prevede l’erogazione di finanziamenti ai Comuni che ne fanno richiesta, per la progettazione di piani personalizzati.
I motivi per cui ho deciso di iscrivermi al corso “Autismo e disabilità: gestire le situazioni problematiche e programmare il Dopo di Noi; la metodologia del Coach Familiare”.
La legge 168/98 è importante perchè stabilisce che ogni persona, a prescindere dalla propria disabilità, abbia dei diritti, primo fra tutti quello di essere indipendente.
Nel percorso del coach familiare è necessario sviluppare l’empowerment della persona lavorando anche sulle autonomie da esercitare fuori dalle mura domestiche e sulla sua rete sociale.
Empowerment mira a favorire l’acquisizione di potere, cioè accresce la possibilità delle persone di controllare attivamente la propria vita. Ecco come Sara sviluppa l’empowerment e s’inserisce in una rete sociale con un percorso di coach familiare.
L’iperprotezione della famiglia può diventare un ostacolo all’autonomia dei figli: una mamma che dà sempre ragione nuoce ai suoi figli. Vediamo il caso di Sara e dei suoi genitori e come il Coach Familiare li può aiutare.
L’accompagnamento psicologico con il coach familiare per sviluppare le potenzialità ed incrementare l’autonomia personale: il caso di Saverio e la patente. Saverio è un ragazzo poco più che trentenne, è non udente e vive in casa con i genitori.
IL COACH FAMILIARE È UN PROGETTO DI YB FORMAZIONE SRLS
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